Adriatico #11
STORIA CAPITOLO
Il Capitolo Adriatico n. 11 nasce a S. Vito dei Normanni (Br) nel 1973 e da qui prende il suo nome pur essendo ormai radicato in Taranto sin dal lontano 1977.
Nasce ad opera di alcuni americani che vivevano presso la base NATO, le cui mogli sentivano l’esigenza di radicare anche qui le loro tradizioni iniziatiche. Poco dopo si sposta a Mesagne per un brevissimo periodo sino a giungere finalmente a Taranto in considerazione della grande rilevanza all’interno dello stesso di fratelli e sorelle tarantini.
Sin dai primi anni il Capitolo Adriatico si è subito adoperato al servizio dei più deboli, ricordiamo infatti gli interventi più significativi che prendono le mosse da quel periodo sino a giungere ai giorni nostri. I fratelli e le sorelle dell’Adriatico hanno manifestato grande sensibilità nei confronti delle esigenze legate al nostro territorio, si sono infatti adoperati per l’acquisto di materiale ospedaliero per bambini microcitemici, ancora ricordiamo l’adozione ematica di due bambini talassemici.
Abbiamo altresì partecipato economicamente per la costruzione delle case AIL che hanno permesso alle famiglie di piccoli malati leucemici di stare vicino ai loro bambini.
Il nostro impegno si è caratterizzato anche attraverso supporti economici a case-famiglia, che accoglievano tutti quei bambini temporaneamente privi di un ambiente familiare idoneo alla loro crescita psico-fisica.
Ancora, nel corso di questi lunghi 45 anni, numerose sono state le famiglie che abbiamo assistito in condizione della situazione di disagio in cui vivono; abbiamo voluto scavalcare le frontiere adottando due bambini di MANAUA cercando di portare un po’ di conforto anche lì. Ci siamo preoccupati poi di assicurare un aiuto economico a chi si occupa di allestire la mensa dei poveri.
Ci siamo spesso resi disponibili anche quando si sono verificati disastri ambientali come ad esempio terremoti ed alluvioni cercando di portare in questi casi non solo sostegno economico ma anche la nostra presenza fisica al fine di offrire umile sostegno morale. Raccogliendo fondi anche per i malati di AIDS, al centro ricerca sul cancro, all’ AIDO, ad EMERGENCY, a medici senza frontiere , all’ANT, all’ANFAS, all’UNICEF, All’AIL, all’ospedale Moscati aiutando più volte con l’acquisto di materiale e macchinari necessari , amici di MALINDI , acquisto di sedie a rotelle , abbiamo sostenuto due ragazze agli studi una dal quarto anno del ginnasio sino al conseguimento del titolo accademico, l’altra con particolari doti canore sino al conseguimento del diploma al conservatorio di Vienna. Entrambe sicuramente più che meritevoli, ma purtroppo, appartenenti a famiglie particolarmente disagiate, si intenda anche disagio morale.
Ci siamo adoperate per dare supporto ed accoglienza all’enorme numero di profughi migranti che hanno affollato le nostre coste. Abbiamo collaborato per alcuni anni con il progetto cibo cotto. E continuamente vigiliamo e offriamo sostegno nelle pieghe più tristi della nostra comunità cittadina dove esistono realtà di inaudita miseria.
Diamo ad oggi ancora sostegno ad una associazione che si occupa di disabili a mezzo di un centro diurno, ANAFIM. Abbiamo sostenuto in passato il progetto di alcuni fratelli rumeni di costruire lì una loggia, abbiamo procurato gli articoli per il tempio, paramenti e tutto quanto necessario recuperandolo tra i fratelli delle logge di Taranto aiutandoli così a realizzare un loro sogno.
Accanto a questo lavoro abbiamo portato anche avanti nel corso degli anni progetti esoterici-culturali. Dopo l’epilogo della assemblea Rainbow a Roma, siamo riusciti a costituire a Taranto la 1° assemblea Rainbow del sud Italia sin dall’inizio del secolo. Abbiamo organizzato diversi convegni culturali , abbiamo intessuto proficui rapporti con le logge della circoscrizioni, in particolare con Taranto, Lecce, Bari e Trani che ci hanno condotto a porre in essere con i fratelli lavori congiunti che hanno generato fertili occasioni di confronto tra prospettiva lunare e prospettiva solare . Sinergia che ad oggi ci accompagna sempre nel desiderio di conoscenza e perfezionamento che ci accomuna
Tutto questo è stato possibile in nome dell’amore per il prossimo, in nome della concordia omnium che lega in una speciale armonia tutti noi, fratelli e sorelle.