Aldebaran #23
Aldebaran
Il significato del nome Aldebaran
Aldebaran (α Tau/α Tauri/Alfa Tauri )è una supergigante rosso arancio , una stella appartenente alla costellazione del Toro.
Rappresenta l’occhio destro nell’immagine figurata dell’animale nel cielo. ed è il capo brillante delle Iadi (anche se non ne fa parte astronomicamente, essendo molto più vicina al Sole), l’ammasso aperto di stelle a noi più prossimo, sorelle delle Pleiadi.
Il suo nome deriva dall’arabo Al Dobaran che significa colui che guida o colui che segue perché sorge dopo le Pleiadi e sembra inseguirle nel cielo. Il Toro è la costellazione che in epoche antiche, dal 4500 A.C. al 1900 A.C. era presente nel cielo al momento dell’equinozio primaverile ed era quindi il segnale cosmico dell’inizio dell’anno, del momento in cui la Terra riprendeva la sua vegetazione, simbolo della rigenerazione e della nuova vita che appariva dopo la notte invernale, simbolo a sua volta della morte temporanea, della stagione di riposo della natura. Era il momento in cui la Dea Persefone ritornava sulla terra per trascorrere la primavera e l’estate in compagnia della madre Demetra dopo aver passato le stagioni dell’autunno e dell’inverno negli Inferi, con lo sposo Ade. Aldebaran e’ la stella contrapposta Antares erano le stelle a cui veniva attribuito un influsso rispettabilmente sull’inizio e la fine delle cose; “l’Occhio del Toro”, come viene anche chiamata la stella, rappresenta quindi un nuovo inizio, una nuova vita dopo la morte, esperienza provata da ogni persona che, attraverso il rituale di iniziazione, si avvia sul cammino iniziatico di perfezionamento personale che nella Massoneria trova la più alta espressione in occidente.
Cenni storici
Fin dall’antichità, la magnifica Stella fissa Aldebaran fu la Stella guida dei cieli e il Suo nome era connesso alla regalità, al dominio, all’ascesa della Luce. Era la stella regina dei sumeri quando, segnando l’equinozio di primavera (dal 4000 al 2000 a.C.), evocava il simbolo di un’energia primordiale e celeste; nell’antica Persia era Tashter, lo ‘Spirito creatore’ che causava piogge e diluvio, e la Sentinella dell’Est, che costituiva una delle quattro Stelle Regali con Antares (Ovest), Regolo (Sud) e Fomalhaut (Nord), Guardiane del Cielo, in quanto marcavano la croce dei solstizi e degli equinozi. Nella filosofia esoterica orientale Aldebaran è uno dei quattro Mahārājah, i ‘Quattro sacri’ e tra questi è associata, come Venere, ad Uriel ‘La Luce di Dio’.
Per gli Egizi, Aldebaran è la Stella Sar e Rohini, la ‘Stella dell’Ascesa’: Ro, Ru (egiz.) è “la porta o la via d’uscita, il punto nei cieli da dove procede, o nacque, la luce primordiale; sinonimo di ‘matrice cosmica’”. Il nome accadico S(h)ar significa ‘Re’, e presso gli Accadi la Stella era conosciuta come Dil-Gan, la ‘Messaggera della Luce’. I Babilonesi la chiamavano con il nome Ku o L-ku, ‘Stella capo delle Stelle’, associata ad uno dei dieci mitici Re mesopotamici del periodo antecedente il diluvio, mentre l’intero gruppo delle Iadi era detto Pidnu-sha-Shame, il ‘Solco del Cielo’.
Presso gli ebrei era Āleph, la prima lettera dell’alfabeto, che la rendeva l’occhio divino. In ebraico Shar assume, tra i diversi significati, quello di ‘Porta’, che veniva spesso legato a ‘Cielo’ (Shamayim).
Nell’astronomia indiana, l’asterismo indicava il secondo nakshatra, Rohini: Rohit è la Cerva Rossa figlia del dio Brahma-Prajapati, il Signore della creazione. Il mito racconta che Prajapati si era trasformato nel cervo Mriga per inseguire, incestuosamente innamorato, la figlia Rohini; Bhutavat (Sirio) scagliò la freccia (Cintura di Orione) che lo colpì proiettandolo nello spazio, dove si trasformò nella costellazione Mriga (Orione).
Fonti della Tradizione attribuiscono all’allegoria indiana un significato cosmico:
“[Rohit] la femmina del daino, una cerva, è la forma assunta da Vach (la personificazione mistica della Parola, l’aspetto ‘femminile’ del Creatore (Brahma) e che è uno con Lui (avendola creata da una metà del suo corpo, diviso in due), per sfuggire agli inseguimenti amorosi del suo progenitore, trasformato in un cervo, o daino, rosso (essendo rosso il colore di Brahma).
Simbologia:
Esotericamente, essa è la Forza Creativa ‘soggettiva’ che, emanando dal Pensatore divino diventa il mondo della parola manifesta, cioè l’espressione concreta dell’ideazione, quindi “Parola” o Logos. Per cui essa è chiamata il “creatore femminile”, la “madre dei Veda” e i suoi 4 aspetti sono tutte correlazioni, nel loro aspetto noumenale, della Luce, del Suono e dell’Ǽther.” “La costellazione del Toro fu detta [dagli Egizi] Madre di Rivelazione e interprete della Voce divina.”
Aldebaran è la Luce che rivela e svela il Suono creatore, il Logos:
“Il Toro è sempre stato connesso alla luce e perciò a Cristo, che si dichiarò quale Luce del Mondo. Luce, illuminazione e suono, quale espressione della forza creativa, sono le tre idee fondamentali connesse a questa costellazione. “L’interprete della voce divina”, come il Toro era chiamato nell’antico Egitto, può essere chiamato con terminologia cristiana “il Verbo fatto carne. Presso gli antichi Egizi è l’occhio destro di Horus (il Toro) e ‘la vacca di Hathor’.
Aldebaran è l’occhio che conferisce l’oro dell’illuminazione:
“L’occhio d’oro di Taurus mostra la via a coloro che vedono nello stesso modo. Ciò che è oro risponderà anch’esso un giorno, passando da levante a occidente, al tempo terribile in cui la brama di ammassare oro sarà padrona della metà inferiore (l’aspetto personalità di uomini e nazioni). La febbre dell’oro, la ricerca dell’aurea luce divina, dirige il Toro della Vita, il Toro della Forma. Questi due devono scontrarsi, e cozzare l’uno contro l’altro. Così l’oro scompare.” È il segreto della sintesi, che è l’illuminazione finale vista tramite l’occhio di Taurus.
Aldebaran è l’Occhio della rivelazione: “Tutto il segreto del proposito e del programma divino è nascosto in questo segno [Taurus], a causa soprattutto del rapporto fra le Pleiadi, l’Orsa Maggiore ed il nostro sistema solare [Centri della gola, testa e cuore cosmici]. Si tratta di uno dei triangoli più importanti di tutta la serie di rapporti cosmici
L’Occhio del Toro cosmico è aperto, e riversa luce irradiante sugli uomini, figli del Sole. Aldebaran è il “Punto di Luce che avanza”, la porta della manifestazione del Piano del Cuore del Sole. Horus, il nuovo Sole, attesta l’unione tra la Madre Iside e il Padre Osiride risorto dalle tenebre:
“La luce centrale di Sirio sfolgorò nell’occhio del Figlio; venne la visione. La luce della saggezza penetrò le acque e proiettò la radianza del Cielo negli abissi.”
La Terra, il Discepolo solare, vede con l’Occhio del Cuore l’incessante volontà di Armonia che muove l’evoluzione e vibra all’unisono con i Suoi Cari.