
La Sacralità, la trasmissione della Religione e la Conoscenza stessa sono state sino dai primordi elementi fondamentali della Civiltà e del progresso affidati principalmente alla trasmissione iniziatica femminile.
Dal biblico gesto di Eva alla trasmissione geroglifica del passato delle sacerdotesse del dio Toth ed arrivando al culto di Iside ed alla cultura mediterranea della Grande Madre le Donne e le Iniziate hanno rappresentato il filo conduttore di un sapere e di una abilità pratica che è stata fondamentale per lo sviluppo della Società come oggi la vediamo. È pur vero che il progresso e la crescita della conoscenza sono passati attraverso l’azione dell’uomo, come ben rappresentato dagli eroi della mitologia greca e da tutti gli altri che si sono resi artefici del progresso: tuttavia gli stessi eroi sono sempre stati affiancati, aiutati o a volte contrastati da figure femminili che sono state sempre una rappresentazione del Sacro, della forza di coesione Sociale, del fascino della Conoscenza e della Magia, delle forze illusorie del Male.
La religiosità, imponendo dogmi e regole che presto dimostrano la loro limitatezza, paradossalmente va ad alimentare la ricerca della conoscenza al di là dei canoni ortodossi, al di là delle colonne d’Ercole ed in tale ricerca la trasmissione iniziatica femminile costituisce quell’elemento di unione che, evitando la possibile disgregazione, salvaguardia i valori umani e sociali che la ricerca guidata solo dall’ardore dell’uomo faber potrebbe distruggere. La trasmissione iniziatica femminile paradossalmente rigenera la sacralità nei nuovi livelli di conoscenza conseguiti dall’uomo, rendendoli elementi di conservazione e trasmissione fra le generazioni.
Il Sacro, affidato alla sola via maschile, può portare alle guerre, alla disgregazione sociale ed al prevalere della violenza perché l’uomo, il combattente,l’eroe, finisce per innamorarsi dell’azione stessa perdendo di vista l’obbiettivo di pace che è il motore primo dell’equilibrio e della sensibilità al femminile che, essendo sorgente e generatrice di vita, garantisce l’armonia necessaria allo sviluppo del grande disegno che la Natura stessa possiede implicitamente.
Ed è il principio dell’Amore, dell’Agape, che rappresenta la perfetta armonia fra le due strade iniziatiche e conduce alla Sapienza. Il Caduceo di Ermete Trismegisto ci conduce e guida nel labirinto della vita coniugando quanto incontriamo con temperanza e giustizia ma principalmente con Amore.
L’equilibrio tra le due vie iniziatiche trova un suo naturale completamento nel rito di perfezionamento costituito dall’Ordine della Stella d’Oriente che, con i suoi cinque gradi attribuiti ai Maestri massoni del cammino solare ed alle congiunte che hanno recepito per via induttiva gli elementi iniziatici della via lunare, fornisce gli elementi simbolici e formali per il perfezionamento verso i grandi Misteri e per l’esecuzione della grande opera alchemica che con il concorso del principio femminile e maschile ha la più naturale via di sviluppo. Non ostante l’origine relativamente recente dell’OES gli elementi della sua ritualità affondano le loro radici nei fondamenti delle tradizioni iniziatiche antiche e sacerdotali alla base della nostra cultura e civiltà.
